Articolo tratto da Sicilia da Gustare
Presso la struttura Sikania garden a Randazzo, Contrade dell’Etna 2025 ha dato spazio ai produttori, che per quest’anno sono stati ottanta. Se il numero di cantine partecipanti a Contrade dell’Etna sia andato in diminuzione, questo non è da interpretare come un qualcosa di riduttivo in valori assoluti. Un minor numero di cantine presenti, ha dato la possibilità al pubblico (circa 4000 persone in due giorni) di poter assaggiare e valutare con maggiore attenzione i vini che erano nei banchi d’assaggio. Delle ottanta cantine, molte sono state delle new entry. Dai vari assaggi fatti, è stato possibile vedere come il mondo enologico etneo, stia avendo una sua dimensione ed una sua completezza, trovando una molteplicità di bianchi, macerati ed orange (che ancora non sono riportati nell’attuale disciplinare), rosati, rossi e soprattutto spumanti che stanno avendo la crescita maggiore rispetto agli altri, di questo ne è testimonianza di come parecchie cantine producano e/o stanno avviando una fase produttiva di spumanti. I vari versanti (nord, nord – est, est, sud – ovest) erano rappresentati dai vari produttori, che hanno messo in evidenza le varie sfaccettature dei vini prodotti nei versanti dell’Etna. Oltre a questo c’è stata la possibilità di poter degustare annate più datate che hanno fatto fare un salto nel tempo di dieci anni indietro, fornendo un ulteriore conferma di come i vini etnei sia bianchi, sia i rossi, nonché anche i rosati possano affrontare gli anni, guadagnando in complessità e raffinatezza di beva. Passando ai veri e propri protagonisti di Contrade dell’Etna, ovvero i vini etnei che hanno reso il primo giorno di grande interesse, dando delle belle sorprese, soprattutto da produttori meno conosciuti.
Iniziando dai vini bianchi (sia Etna Bianco D. O. C., sia I. G. T. Terre Siciliane e/o Sicilia D. O. C.), di Tenuta La Greca viene degustato l’Etna Bianco D. O. C. 2022. Un bouquet fresco, che si apre sull’agrumato, per arrivare al floreale. Aromi di bergamotto e di cardamomo, con accenni di tiglio. Buona verticalità. Lungo al sorso. Vino con notevoli potenzialità di invecchiamento, per potersi affinare ulteriormente e dare qualcosa in più a livello gusto – olfattivo. Carricante in purezza. I vigneti sono siti nel territorio di Mascali (versante est) ad un’altitudine di montagna. Da un Etna D. O. C., ad un I. G. T. Terre Siciliane, da un Carricante in purezza ad un blend di ben cinque vitigni. Il Mareneve 2022 I. G. T. Terre Siciliane di Federico Graziani è un blend di Carricante (30%), Riesling Renano (25%), Gewurztraminer (25%), Chenin Blanc (15%) e Grecanico (5%). Un blend che riesce a dare un’implosione di profumi in maniera elegante, con sentori di erba secca ed accenni di frutta tropicale inizialmente, per poi essere arricchito da note floreali e lievi ricordi di idrocarburo. La complessità si ritrova al sorso con una buona verticalità e con un finale leggermente amarognolo. Le vigne da dove provengono le uve si trovano nel versante nord ad una quota di ben m. 1200 s. l. m. permettendo di avere notevoli escursioni termiche fra giorno e notte e dando la possibilità di avere una buona acidità e garantire longevità al vino. Lindo 2022 Etna Bianco Superiore D. O. C. di Cantine Iuppa si presenta con un bouquet che emana sentori speziati e note di pietra focaia ed erba secca. La corrispondenza gusto – olfattiva è buona. Lungo al sorso. 100% Carricante. L’azienda ha le vigne a Milo, in contrada Salice, ad una quota di m. 700 s. l. m., il versante è quello est ed il territorio di Milo, ha la caratteristica di essere il territorio dell’Etna maggiormente piovoso, questo fa si che vinificazione e vendemmia siano complicate, ma allo stesso tempo forniscono i requisiti essenziali alle uve per dare dei vini di grande personalità e con un notevole potenziale di invecchiamento. Dal territorio di Castiglione di Sicilia, frazione Solicchiata, Davide Fregonese produce Etna Bianco Montedolce 2024 D. O. C., che pur essendo in gioventù, riesce ad esprimere note balsamiche e iodate. Grande verticalità e persistenza. Vino con enorme potenzialità, sarà interessante assaggiarlo fra qualche anno. L’altitudine dei vigneti è fra m. 730 e m. 750 s. l. m., il versante è quello di nord – est. Gli Orange sono un mondo nuovo, sul quale anche le piccole aziende stanno dedicando attenzione, producendo prodotti interessanti. Uno di questi è Ubriaco sulla luna 2021, classificato come semplice vino bianco, ma non è così. Ottenuto da Carricante (60%), Catarratto (30%), Minnella Bianca e Garganega (10%), sosta sulle bucce per 40 giorni (quindi è un Orange). Il suo bouquet è ricco ed intenso, con profumi di zagara e citronella ed accenni di agrumi. Sorso pieno e piacevole con una buona corrispondenza gusto – olfattiva. Persistenza buona. I vigneti dell’Azienda Agricola Sciara si trovano a Randazzo (versante nord) con altitudini che vanno da m. 720, fino a m. 1000 s. l. m. e dando dei quantitativi per produrre 1550 bottiglie. L’azienda ha iniziato a produrre e vinificare nel 2015.
Per gli spumanti etnei, probabilmente è il momento di maggiore crescita per quanto scritto prima. Azienda Agricola Trigona, ha portato il suo nuovo Extra Brut, Vittoria Etna Brut D. O. C. (ricordiamo come il disciplinare dell’Etna D. O. C. non preveda la classificazione di Extra Brut). Il suo bouquet è ricco e complesso, con sentori di zenzero, cardamomo, nota fumé. Grande verticalità che gli dona lunghezza. Permane sui lieviti per 30 mesi. I vigneti sono ad una quota di m. 800 s. l. m., in contrada Moganazzi, nel territorio di Castiglione di Sicilia (versante nord – est). Dell’azienda Destro Vini, il Saxanigra Etna Brut D. O. C. Dosaggio Zero riesce ad esprimere la sua caratterialità tramite la nota agrumata che risalta con accenni di zenzero e note di crosta di pane. Verticale con una lunghezza di sorso notevole. Siamo sempre nel territorio di Randazzo, in contrada Montelaguardia. Altro Etna Brut D. O. C., che è veramente una new entry, poiché prima non veniva prodotto alcuno spumante, è quello di Tenuta Ferrata, prodotto da Nerello Mascalese, affina 36 mesi sui lieviti. Il perlage è fine ed il bouquet è ricco e complesso. Sentori di pan di Spagna, frutta candita, accenni di pietra focaia. Sorso pieno ed appagante, con una freschezza ben “sagomata”. Le vigne si trovano ad una quota di m. 650 s. l. m. nel territorio di Castiglione di Sicilia.
Per gli Etna Rosato D. O. C., non sono mancate le sorprese. Travaglianti ha portato in degustazione un Etna Rosato D. O. C. di due annate differenti, la 2018 e la 2021, sfatando il credo che i vini rosati non abbiano longevità. Il millesimo 2018 si presenta con un bouquet complesso ed elegante, nonché evoluto. Sentori di mandarancio, muschiati e di felce, arricchiti da pietra focaia e pepe rosa. Ricco e strutturato alla beva, con una leggera scia salina e con una buona persistenza. Pur avendo una gradazione di 14,5% vol., riesce ad avere una buona fluidità di beva, ovviamente non è un rosato da aperitivo. Passando al millesimo 2021 si ha un finale sapido che lo arricchisce e che lo rende un rosato notevole. Se con il 2018 si avevano ben 14,5% vol., il millesimo 2021 arriva a 15,5% vol., rendendolo quasi un rosato da meditazione. I vigneti di Travaglianti si trovano a Santa Maria di Licodia (versante sud – ovest) ad una quota fra m. 800 e 900 s. l. m., l’irraggiamento solare e le notevoli escursioni termiche, fanno si che si ottengano vini (anche rosati) con una buona acidità e con gradazioni alcoliche importanti. Di Camporè viene assaggiato Fumante 2023 Etna Rosato D. O. C., 100% Nerello Mascalese. Un corredo aromatico composto da sentori tenui e delicati. Rosa, liquirizia in maniera sottile, piccoli frutti a bacca rossa. Al sorso è elegante con una beva fluida e piacevole. Buona persistenza. Il territorio dove si trovano le vigne è quello di Randazzo (versante nord) ad un’altitudine di m. 750 s. l. m. che danno una buona verticalità, per un rosato diametralmente opposto a quello di Santa Maria di Licodia.
Dopo i vini bianchi, gli orange, gli spumanti ed i rosati, si arriva ai rossi. L’Etna Rosso D. O. C. 2021 di Tenute Bosco esprime il suo corredo aromatico con pietra focaia e sentori muschiati, frutti di bosco. Vivace in bocca con tannini lunghi e con una buona verticalità. Persistenza buona. Il versante è quello di nord – est, territorio di Castiglione di Sicilia, contrada Santo Spirito. Azienda Agricola Camuglia è una piccola realtà che produce l’Etna Rosso D. O. C. Grottarinotto 2022. I sentori che provengono dal calice sono di frutta secca (noci), humus e pietra focaia. La trama tannica è ben definita ed al sorso si sente la freschezza. Fra qualche anno avrà la giusta evoluzione e la dovuta espressione. Progressione e persistenza sono buone. I vigneti sono ad un’altezza di m. 600 – 650 s. l. m., in contrada Zottorinotto a Castiglione di Sicilia. Sempre nel territorio di Castiglione di Sicilia, contrada Santo Spirito c’è l’azienda Animaetnea della quale viene degustato Animantica 2022 Etna D. O. C., dal quale si evince tutta la raffinatezza delle uve provenienti da viti prephillossera. L’età delle viti riesce a dare un vino di estrema eleganza sia aromatica, sia al sorso. Gli aromi sono di humus, carruba, frutti di bosco. Alla beva è fluido e dinamico. Buona persistenza. Cantoneri dopo aver presentato le nuove linee al Vinitaly, le ripropone a Contrade dell’Etna. Bene di Famiglia 2021 Etna Rosso D. O. C., viene ottenuto dalle migliori uve del vigneto, che riescono ad esprimere nel calice sentori di pietra focaia, humus, liquirizia in maniera delicata, cadenzati da una leggera nota di vaniglia. Componenti dure e morbide ben bilanciate. Persistenza buona. Vigne a quota di montagna (m. 700 s. l. m.) e site a Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia. Tasca d’Almerita non è solo vini e vitigni della parte occidentale della Sicilia, ma anche della parte orientale. Tascante Contrada Sciaranuova Vigne Vecchie 2019 Etna Rosso D. O. C., fa sentire dopo cinque anni sentori terziari, bosso, humus, pietra focaia. Al sorso i tannini sono fini ed ha una bella verticalità. Persistenza buona. Una beva elegante e fluida. Siamo nel territorio fra Castiglione di Sicilia e Randazzo. Tornando nella parte sud – ovest del vulcano, a Santa Maria di Licodia, si degusta il Millemetri 2014 Etna Rosso D. O. C. di Feudo Cavaliere. Sentori di humus, frutta rossa, accenni di zenzero, roccia vulcanica. Sorso sontuoso e lineare, elegante, verticale e chiude con un finale sapido. Buona persistenza. Siamo fra i vigneti più alti (m. 1000 s. l. m.) della D. O. C. Etna e proprio per questo a distanza di dieci anni riesce a conservare un’integrità che gli può permettere di essere riassaggiato fra altri cinque anni. Di Tenuta di Aglaea viene degustato Annacare 2014 Etna Rosso D. O. C., giusto per rimanere nella stessa annata del vino precedente. Esprime tutte le caratteristiche territoriali dei vigneti (Randazzo e Castiglione di Sicilia) con sentori di pietra focaia, origano e rosmarino, arricchiti da piccoli frutti di bosco. Sorso sapido succoso, con una buona verticalità (a distanza di dieci anni) e con dei tannini fini e lunghi. Buona persistenza. i vigneti si trovano in diverse contrade fra Castiglione di Sicilia e Randazzo e probabilmente questa moltitudine di vigneti riesce a dare un vino completo che può affrontare il tempo. Anche in questo caso le viti prephillosera, riescono a dare un valore aggiunto. Sempre nel territorio di Castiglione di Sicilia, in contrada Montedolce ha i vigneti Giovanni Rosso e viene assaggiato il suo Etna Rosso 2022 D. O. C., che esprime linearità, eleganza con i sentori di humus, zenzero, una leggera nota fumé. In bocca conferma la sua linearità ed eleganza, quasi con una lieve austerità. Tannini fini e lunghi, vengono anticipati da una buona verticalità che si amalgama egregiamente e che lo rendono persistente. Vigne a quota di montagna, 100% Nerello Mascalese.