Best Wine Stars 2025: a Milano oltre 200 aziende si raccontano

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Best Wine Stars 2025: a Milano oltre 200 aziende si raccontano

Articolo tratto da World Wine Passion

Grande partecipazione di pubblico per la “tre giorni”, dal 17 al 19 maggio, di Best Wine Stars 2025, manifestazione giunta alla sesta edizione che, nell’elegante cornice del Palazzo del Ghiaccio di Milano, ha visto riunite oltre 200 aziende del panorama vitivinicolo, food e spirit. Nella personale selezione che segue ho cercato di evidenziare alcune realtà dell’Italia meridionale con prodotti che mi hanno colpito in modo particolare.

Le degustazioni a Best Wine Stars 2025

Azienda Agricola Mondatore Pasquale – Brindisi

Dal Salento e dai 2,5 ettari vitati di proprietà arriva un’interessante interpretazione del negroamaro e la linea Margotta di casa Mondatore ne rappresenta la vera essenza (vincitrice del Best Buyer Selection); infatti, da vecchi alberelli di 70-80 anni, nascono tre vini, proposti in versione bianca, rosata e rossa, ottenuti da vendemmie parcellizzate.

Negroamaro vinificato in bianco – Puglia IGP – 2024

Fresco e invitante, dal colore paglierino scarico, si fa notare per un olfatto intenso ricco di profumi di pesca, albicocca, fiori d’acacia, frutta tropicale e un sorso dalla succosa acidità e dalla piacevole sapidità.

Negroamaro rosato – Salento IGP – 2024

Dalla pressatura soffice delle uve di negroamaro si ricava un mosto fiore dalla resa del 50%, con una tecnica a freddo che ricorda la tipica lavorazione salentina delle uve “a lacrima”. Alla vista rosa tenue, rivela delicate note di fragoline di bosco, melagrana e agrumi dolci; buona la struttura al palato, sostenuta da una verve acida e una mineralità che amplificano il fruttato.

Negroamaro – Salento IGP – 2023

Vinificato e affinato solo in acciaio, questo rosso ha una tonalità rubino con sfumature porpora; al naso si percepiscono dapprima fiori scuri, come mammola e rosa, poi un ventaglio di piccoli frutti di bosco e ancora pepe, liquirizia, foglie di tabacco; di corpo e avvolgente in bocca, con una viva acidità e tannini setosi che accompagnano il vino in una lunga persistenza aromatica.

Cantina Pisan Battel – San Severo (FG)

Giovane realtà – nata otto anni or sono volontà di due soci, Antonio Pisante e Leonardo Battello – accomunati dalla passione per le bollicine, che daranno il nome alla cantina (partendo dai rispettivi cognomi abbreviati), nel territorio di San Severo di Foggia, a pochi chilometri dal Gargano. Ho avuto la gradita opportunità di degustare le loro otto varietà di spumanti, prodotte dai vitigni bombino bianco, uva di Troia, falanghina e pinot nero; vini tutti davvero molto interessanti, freschi, puliti e di grande qualità; di seguito racconto i due che mi hanno maggiormente colpito.

Falanghina Pas Dosè – V.S.Q. Spumante Metodo Classico

Definito dal signor Antonio come una bollicina “stile Champagne” (la sosta sui lieviti è di 60 mesi), spicca per una tonalità giallo paglierino carica e il perlage molto fine e persistente; anche i profumi sono intensi e profondi, con sentori che vanno dalla caratteristica crosta di pane ai fiori di campo, frutta a pasta bianca, albicocca, mandorla. Al gusto, appare ricco e complesso con una vivace freschezza e una prolungata sapidità.

Ancestre – Bombino bianco e moscato bianco – VSQ Metodo Ancestrale

Vino davvero intrigante ottenuto dalla vinificazione delle uve in acciaio (70% di bombino bianco, 30% di moscato), completa la fermentazione in bottiglia senza zuccheri aggiunti ed è stato sboccato nel 2024; alla vista si veste di un giallo paglierino velato, mentre al naso esplodono le note marcate di pesca matura, di vaniglia, di erbe aromatiche e balsamiche, di agrumi (soprattutto un richiamo odoroso alla parte bianca della buccia). L’entrata in bocca è diretta, fragrante, di grande acidità e sapidità.

Azienda Agricola Tre Pozzi – Trepuzzi (LE)

Questa azienda, dal vero animo salentino con una lunga tradizione contadina, raccoglie i frutti della terra con passione, tra gli antichi vigneti ad alberello e gli uliveti centenari presenti in oltre 15 ettari; fondata solo nel 2023 ma con le idee molto chiare, orientate verso una produzione di qualità, con rispetto per il territorio e l’artigianalità. Meritano una menzione particolare alcuni prodotti gastronomici gustati come i lampascioni (una sorta di cipolle selvatiche chiamate nel leccese “pampasciuni”), un condimento a base di melanzane e peperoni per friselle e i profumatissimi pomodori secchi sott’olio.

Fiumaro – Salento IGP Chardonnay – 2024

Giallo paglierino molto scarico, ma dall’intensità olfattiva ben sostenuta con richiami di percoca – una tipica pesca presente nel Meridione – banana, melone, ananas; decisamente seducente anche al sorso, dal corpo leggero ma piacevolmente fresco e leggermente sapido, ideale per un aperitivo estivo a base di pesce.

Cantine Harmonia – Sava (TA)

Fra le tante aziende presenti a Best Wine Stars 2025, sono stato incuriosito dal nome “Harmonia”. Decido, quindi, di farmi raccontare la storia di questa società agricola, che nasce dall’incontro di due persone (un imprenditore nel campo musicale e un altro da sempre legato alla sua terra di origine) e dalla comune visione di creare vini dalla “perfetta combinazione di suoni, un equilibrio tra profumi, sapori e sensazioni che coinvolgono i sensi e l’anima”.

Mezzanota – Puglia IGP Verdeca – 2024

La linea Mezzanota fa riferimento al fruscio delle vigne al passaggio della brezza tiepida nel territorio di Manduria, a pochissima distanza dalla costa ionica; le uve di verdeca, varietà autoctona tarantina, vengono lavorate e il mosto-fiore rimane per 5 – 6 ore sulle fecce. Limpido e luminoso alla vista, si esprime con la tipica vivacità del vitigno, con sensazioni di fiori d’arancio e di sambuco, frutta a pasta bianca e agrumi; delicato, fresco e gustoso al palato, elegantemente bilanciato.

Controtenore – Primitivo di Manduria DOP Riserva – 2021

Vino dal carattere forte con un invecchiamento in barrique per 17 mesi, che esalta la morbidezza e la struttura della varietà “regina” del territorio; rosso granato nel bicchiere, si apre sulle note di frutta rossa matura per proseguire con accattivanti aromi di erbe aromatiche, di spezie eleganti, di polvere di caffè e di legno di sandalo. Struttura importante, caratterizzata da una piacevole sensazione di pseudo calore (16,5% vol.) e da una trama tannica dolce che allungano il sorso in un finale lungo e appagante.

Cantine Mastrangelo – Bernalda (MT)

L’azienda agricola lucana, con certificazione bio, risale al XVIII secolo ed è situata nel territorio di Bernalda, in contrada Gaudello, a pochi chilometri dai famosi “Sassi di Matera”; sui circa cento ettari di proprietà vengono allevati frutteti, vigneti e uliveti ultracentenari.

Margherì – Matera DOC Greco – 2021

Nel corso della mia visita a Best Wine Stars 2025, ho l’opportunità di assaggiare anche l’annata più recente – la 2022 – che mi ha colpito per la grande ricchezza e le note di fiori, frutta bianca, liquirizia ed elicriso oltre a piacevoli sentori di vegetale fresco. Il signor Mastrangelo Giuseppe, però, propone anche il Matera Doc 2021, che nella passata edizione BWS ha ricevuto il prestigioso titolo di Miglior Vino Bianco 2024; vino dal colore giallo paglierino dai riflessi dorati, conquista decisamente per l’armonia dei suoi profumi che vanno dal floreale e fruttato alle erbe aromatiche della macchia mediterranea e una punta di miele. La salivazione che si avverte in bocca è testimonianza di una buona acidità e spiccata sapidità.

Tenuta Massanova – Perdifumo (SA)

Davide e Maria Lucia – i titolari di questa realtà, situata nel Parco Nazionale del Cilento – sono due agronomi giovanissimi, molto simpatici e disponibili; hanno deciso di dedicarsi a questa avventura, rimanendo ancorati al proprio territorio, rispettandolo con coltivazioni biologiche e innovazione, dedicandosi ai vitigni tipici cilentani quali fiano, aglianico e primitivo.

Ziopì – Cilento DOC Fiano – 2021

Giallo paglierino limpido, necessita di qualche minuto nel bicchiere per aprirsi con sentori di fiori di campo, pesca bianca, agrumi, nocciola tostata; al palato, appare vellutato, rotondo, di acidità contenuta, ma con un finale sapido e persistente.

Papengolo – Cilento DOC Aglianico – 2017

Da terreni argillosi-limosi a circa 250 metri s.l.m. arrivano le uve per questo rosso davvero invitante che sosta per almeno 8-12 mesi – a seconda delle annate – in botte da 23 ettolitri. Nel calice, svela un manto rosso rubino molto intenso e un bouquet delicato di petali di rosa, amarena, spezie e cacao; struttura decisa con tannini nobili mai aggressivi e una persistenza importante che lascia un retrogusto di liquirizia e tabacco.

Tenuta Diecimani – Stilo (RC)

La famiglia Meli-Verdiglione da tre generazioni è presente sul territorio calabrese con un’azienda di circa venti ettari coltivati a vigneti, agrumeti e uliveti; tale attività è oggi gestita da cinque cugini – da cui prende il nome la tenuta – con il comune intento di valorizzare e promuovere la terra di Calabria con prodotti di genuini e di qualità, applicando i principi dell’agricoltura integrata e sostenibile.

Parisu – Calabria IGP Pecorello – 2024

Questo bianco, dedicato al nonno Giuseppe, si presenta con una tonalità paglierina abbastanza scarica e con profumi tipici della varietà calabrese, fiore d’acacia, frutta a pasta bianca, mandorla; in bocca, è intenso, decisamente succoso, con un piacevole sottofondo agrumato e minerale.

Rocca Minèra – Bivongi DOC – 2024

Dalla costa ionica meridionale della regione con un blend di calabrese, greco nero e gaglioppo, si ottiene un vino – commercializzato solo un mese fa – di un bel rosso rubino profondo con sfumature violacee e dalla carica olfattiva ben percettibile con una gamma di frutta rossa – ciliegia, ribes rosso – di fiori secchi, di spezie; secco, di corpo e caldo, esprime al palato un retrogusto con richiami di erbe aromatiche, vegetale secco e dalla tannicità modellata.

Cantina Dessolis – Mamoiada (NU)

Anche questa azienda è molto recente; è, infatti, nata nel 2022, a Mamoiada nel nuorese, dove il signor Stefano Dessolis alleva le sue viti ad alberello lungo pendii esposti a oriente; tali vigneti sono siti a un’altitudine di circa 650 metri, su un suolo composto dal disfacimento granitico, ideale per la coltivazione del cannonau. I vini della linea Dòvaru sono prodotti senza solfiti aggiunti e vinificati grazie ai lieviti indigeni.

Dòvaru – Barbagia Rosso IGT – 2022

Le uve di cannonau provengono da due vigne di età differente, una di 20 anni e l’altra di 55, a bassissime rese per ettaro; i grappoli sono assemblati per la vinificazione. Dopo fermentazione, il vino sosta per almeno un anno in botti grandi da 700 a 1500 litri. Tipicamente rosso rubino con striature granate sfoggia sentori di frutta rossa, sottobosco, spezie oltre a un delicato sentore resinoso; sorso morbido, di buon equilibrio e dal tannino vellutato, lascia sul finale un accenno gradevole di incenso e liquirizia.

Dòvaru Cent – Barbagia Rosso IGT – 2023

Ultimo nato di casa Dessolis, imbottigliato solo da un mese, arriva da una vigna centenaria di cannonau, le cui uve vengono vendemmiate tardivamente dopo appassimento in pianta; in seguito, il vino affina per un anno in botte grande da 1400 litri. Rosso rubino tendente all’amaranto, si presenta con profumi floreali, di frutti di bosco in confettura, foglia di tabacco e un bel finale speziato e balsamico; di corpo, caldo, morbido al gusto con una tannicità ben integrata.

Azienda Vitivinicola Emidio Oggianu – Magomadas (OR)

Una realtà sarda, nata nel 1956, dalla passione di Angelo Oggianu e trasmessa prima al figlio e, in seguito, al nipote che ho avuto il piacere di conoscere; i terreni, in località Badde Nuraghe, sono interamente vitati a malvasia di Sardegna e rappresentano un “cru” – di origine prevalentemente calcarea con commistione di rocce vulcaniche e arenarie – all’interno dell’area definita dal disciplinare di produzione della malvasia di Bosa.

EO – Malvasia di Bosa DOC Riserva – 2013

Le uve, con vendemmia tardiva, vengono raccolte tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre e dopo macerazione sulle bucce di una notte avviene la pigiatura, tradizionalmente effettuata ancora “con i piedi”; al termine della fermentazione, il vino riposa in botti da 550 litri e barrique per un paio d’anni. Alla vista, ha un colore giallo arancio luminoso, mentre al naso si possono avvertire note di fiori appassiti, frutta matura, mandorle caramellate e miele; all’assaggio si rivela secco e molto caldo (16% vol.), persistente e con un finale salmastro che rimanda a sbuffi balsamici e alla frutta secca.

Vigne Centro – Sorgono (NU)

I vigneti di circa 80 anni di questa azienda si trovano nel cuore della Sardegna, precisamente nel territorio collinare del Mandrolisai in agro di Sorgono, in piena Barbagia; le viti sono allevate con la tecnica ad alberello su terreni di natura granitica a medio impasto a 400-750 metri s.l.m.

Krabone – Mandrolisai DOC – 2022

Questo vino è ottenuto dall’uvaggio di bovale (muristellu) al 35%, cannonau al 35%, monica al 20% e il restante 10% uve a bacca nera del territorio; prima dell’immissione al consumo, riposa in tonneau da 500 litri per otto mesi, svolgendo la fermentazione malolattica; nel corso della sua permanenza in legno è oggetto di frequenti bâtonnage. All’esame visivo, è rosso rubino intenso; all’olfatto, spiccano sentori di frutti di bosco, vaniglia, spezie, mentre al palato è connotato da una bella struttura e da un tannino ben levigato.

Nynfà – Santa Ninfa (TP)

Tra le regioni presenti a Best Wine Stars 2025 non poteva certo mancare la Sicilia. Tra mare e colline, l’azienda agricola Ninfà è arrivata alla quarta generazione, mantenendo da sempre passione e cura, sia nella viticoltura che nella olivicoltura; l’obiettivo principale è di valorizzare le varietà tradizionali siciliane, come il frappato, lo zibibbo, il catarratto e il carricante.

Driope – Terre siciliane IGP – 2022

Frappato in purezza, dal colore rubino tipicamente scarico, si presenta con note di rosa e violetta, frutta rossa fresca e delicati chiodi di garofano; di medio corpo, armonico e dalla trama tannica fitta e setosa, con un bel finale persistente e cenni di erbe della macchia mediterranea.

Tenuta Ferrata – Castiglione di Sicilia (CT)

I 22 ettari vitati dell’azienda – il cui nome omaggia la linea ferrata della Circumetnea – sorgono in diverse contrade, su terreni terrazzati a circa 650 metri s.l.m. sul versante nord dell’Etna; la filosofia produttiva della famiglia Virlinzi è improntata sul rispetto della terra, sul suo equilibrio naturale e sulla grande biodiversità. Importante anche il binomio arte-vino, come testimoniato dalle etichette d’autore dipinte a tempera su carta e rielaborate in digitale, per regalare alle bottiglie uno stile unico e originale.

Punta Drago – Etna rosso DOC – 2021

Dai suoli vulcanici, ricchi di minerali e dalle importanti escursioni termiche, arrivano le uve di nerello mascalese che donano al vino un rosso rubino poco trasparente e una successione di profumi che spaziano dalla viola alla frutta rossa – prugna matura e marasca in primis – oltre a sensazioni minerali, pepate, balsamiche e a un piacevole ammandorlato finale.

Di buona struttura, elegante e dai tannini soffici, parzialmente addolciti da una sosta in botte di legno e vasche di acciaio per un anno, successivamente in bottiglia per altri sei mesi.

www.tenutaferrata.it